
La canzone di Bigotti
Il brano che viene presentato attraverso questo videoclip, realizzato dall’artista visivo Walton Zed, fa parte di un progetto più ampio denominato “Voci dalla terra del vento” che consiste nel recupero, riadattamento, diffusione e salvaguardia del patrimonio musicale orale della tradizione del territorio Acheruntino (nonché della Basilicata), conferendo ad esso la giusta dignità grazie alla certificazione fonetica ADL fornita dalla dott.ssa Patrizia del Puente, docente presso l’Università degli studi di Basilicata. Il progetto è patrocinato dal Comune di Acerenza e sostenuto dalla Pro Loco città di Acerenza.
“La canzone di Bigotti” (“La Canzùnë dë Dòn Orònzë Bëhòtt” ), brano che fa da traino al progetto, è dunque originariamente una litania popolare di fine 1800 inquadrata nel periodo delle scorribande brigantesche successive all’unità d’Italia, che canta la vicenda di un giovane ragazzo chiamato Oronzo Bigotti, figlio di un facoltoso proprietario terriero, che suo malgrado venne coinvolto in una vendetta trasversale per mano dei briganti. La vicenda è stata riscoperta grazie al lavoro degli studiosi Antonio Giordano e Vincenzo Guglielmucci che tramite indagini sul campo e ricerche d’archivio convogliate nel volume “Porzia Montanaro ed il brigantaggio in Acerenza” hanno potuto verificare e riportare ufficialmente alla luce i fatti accaduti. Il brano è composto da numerose strofe, ed è stato testimoniato dalle registrazioni audiovisive di tre concittadini acheruntini: sig.ra Teresa Rutilo, il sig. Rocco di Bono e la sig.ra Rosa Piizzi. Ne è scaturito quindi un brano di circa 7 minuti, in forma di suite tripartita, che racconta le varie fasi dell’accadimento.
Questo ambizioso progetto è nato dalla volontà congiunta dei musicisti acheruntini Canio Giordano e Tiziano Cillis di riadattare in chiave moderna le melodie trasmesse oralmente (salvate grazie a documentazione audiovisiva) senza snaturarne il senso e le intenzioni ma anzi attualizzandole e rendendole maggiormente fruibili al pubblico grazie a nuovi arrangiamenti musicali, oltre che a supporti di diversa natura come videoclip, conferenze, traduzioni, autenticazione della matrice dialettale, ed una vetrina web dove convogliare gli aggiornamenti e creare un archivio del materiale raccolto.
CONTATTI:
Comune di Acerenza https://comune.acerenza.pz.it/
Pro loco di Acerenza “Città Cattedrale” https://www.prolocoacerenza.it/
Canale Youtube del progetto www.youtube.com/@Vocidallaterradelvento
“LA CANZONE DI BIGOTTI”
Info e crediti Artistici
DISEGNI E ANIMAZIONI
Walton Zed
PRODUZIONE AUDIO
Registrato presso: Innovation Lab studio Acerenza, PZ
Registrazione: Tiziano Cillis
Editing: Tiziano Cillis, Canio Giordano
Missaggio: Canio Giordano, Tiziano Cillis
Mastering: Canio Giordano, Tiziano Cillis
Testo: Tradizionale acheruntino
Musica e arrangiamenti: Canio Giordano
MUSICISTI
Tiziano Cillis: Voce principale, dialoghi (Brigante1)
Canio Giordano: Chitarra acustica, Chitarra elettrica, Basso elettrico, Cajon, Percussioni, Cori, Dialoghi (Giovane Bigotti), Coro popolare
Domenico Picciani: Flauto traverso
Marianna Mancaniello: Voce narrante, Coro popolare
Saverio Orlando: Chitarra elettrica, Chitarra slide, Coro Popolare
Pino Simone: Coro popolare
Giuseppe Tedesco: Dialoghi (Brigante2)
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RINGRAZIAMENTI
Fernando Scattone, Sindaco di Acerenza; Canio Di Prata e Canio Scattone per la Pro Loco Acerenza “Città cattedrale”; Carmen Salandra per il supporto organizzativo; Patrizia Del Puente (Unibas) per la trascrizione fonetica del testo vernacolo; Tonino Giordano e Vincenzo Guglielmucci per il loro indispensabile lavoro di ricerca; tutti gli appassionati studiosi che mantengono vivo il sapere; le associazioni che svolgono un prezioso lavoro sul territorio; Donatella Monaco per la supervisione alle traduzione in inglese e spagnolo; tutto il popolo acheruntino ed in particolar modo in memoria dei concittadini Rocco di Bono, Anna Monaco, Rosa Piizzi, Marianna Di Bono, Antonio Cimino, Teresa Rutilo e tutti coloro che ci hanno consegnato intatte le testimonianze del nostro passato.